Da tempo remoto le Piante, dono prezioso della Nostra madre terra, sono state utilizzate da qualsiasi essere vivente non solo per il nutrimento, ma anche per i più svariati utilizzi tra cui quello terapeutico.
Miti e leggende sono state create intorno ad alberi secolari, fiori colorati ed erbe aromatiche: basti pensare al Timo, che ogni primavera ci allieta la vista con quei piccoli fiorellini viola che si dice siano in grado di attirare le più belle fate del bosco;
possiamo proseguire con la Felce, le cui foglie se bruciate possono scatenare una pioggia, per questo motivo si pensava fossero la pianta per eccellenza delle streghe che si dilettavano a predire i temporali; sapevate inoltre che ponendo delle foglie di alloro sotto il cuscino possiamo aumentare la probabilità di avere sogni profetici?
Ma c’è di più, tenendo un ramo di alloro tra le mani è possibile porgergli una domanda e poi gettarlo nel fuoco. Se la risposta è “SI” l’alloro arderà rumorosamente producendo scricchiolii;
I fiori di Iperico, conosciuti anche come “Erba di San Giovanni” venivano appesi fuori dalle porte di casa nel periodo medievale e questa pratica si vociferava impedisse al demonio di entrare, per questo motivo viene identificata anche come la pianta “scaccia demoni”;
se invece girovagando per le campagne sentivi odore di rosmarino era probabile che stessero praticando un rituale d’esorcismo;
Un bel mazzo di lavanda in casa avrebbe impedito alle malelingue di entrare, mentre ancora più interessante è la Quercia, albero sacro adorato dagli Dei, dedicato a Giove, amato dai druidi dei popoli celti (come anche il Vischio) ci fa spalancare la bocca per lo stupore. La leggenda vuole che la notte di San Giovanni, il 24 Giugno a mezzanotte precisa, chi si siede sulle sue radici potrà sentire sussurrate dal vento alcune profezie riguardo al proprio futuro e nei giorni seguenti la pianta non germoglierà ghiande, ma denaro!
E’ chiaro che ogni pianta ha una storia da raccontare e mi piacerebbe scrivere molto di più sull’argomento soprattutto per stuzzicare la mia e la Vostra curiosità, ma in questo momento è d’obbligo proporvi 2 piante speciali in grado di aiutarci ad affrontare questo particolare momento storico e che potranno permettere una purificazione dei Nostri ambienti per garantire a Noi e ad i Nostri coinquilini/famigliari di sentirci più leggeri e positivi.
PALO SANTO:
Se Avete in casa del Palo Santo non
indugiate, accendetelo subito! Migliora la qualità dell’aria, svolgendo una vera azione antibatterica e antisettica.
Ripulisce il Nostro apparato respiratorio e si dimostra efficace per ridurre asma, bronchiti e raffreddori.
Il suo meraviglioso odore fortifica il Nostro sistema immunitario e penetra in profondità per riequilibrale corpo, mente e cuore.
Stimola la creatività eliminando anche tensioni e stress.
Purifica tutto l’ambiente, ma anche il Nostro corpo da eventuali virus.
Il Palo Santo passato intorno al corpo può purificare e riequilibrare anche i Nostri corpi sottili.
SALVIA BIANCA:
Da sempre utilizzata dai saggi sciamani per ritualistiche, cerimonie e meditazioni. Di questi tempi, costretti in casa tutti insieme potrebbero esserci incomprensioni e magari litigi. Qui la salvia bianca entra in gioco, basta solo accenderla e il suo fumo discioglierà le energie pesanti e negative che ci danno l’impressione di soffocare.
L’aria sembrerà più leggera e pulita e ci sentiremo meno tesi.
Oltre a trasformare l’energia negativa di un ambiente tramutandola in energia positiva aumentando le vibrazioni, anche la Salvia bianca ha note proprietà antibatteriche.
Importantissima inoltre per favorire la fuori uscita di tutte le sostanze tossiche ed energie pesanti presenti nel Nostro corpo, nella Nostra mente e nel Nostro cuore.
Ansia, panico, paura, nervosismo accumulato, lasciamoli alla Salvia bianca, Nostra sacra e saggia amica che ci passerà nel corpo il suo fumo come una dolce carezza.
Piccolo segreto: Il mio consiglio per entrambe le erbe è quello di accenderle chiudendo tutte le finestre, lasciando che i loro fumi raggiungano ogni angolo favorendo così una purificazione profonda. Solo quando la pianta deciderà spontaneamente di cessare la sua fumigazione potremmo aprire le finestre e far uscire ciò che di negativo deve lasciarci.
Potremmo continuare all’infinito serpeggiando tra miti e leggende o rimedi e utilizzi di ogni singola pianta e\o fiore, ma in questo momento della Nostra vita non abbiamo bisogno di proteggerci da demoni o di elogiare un Dio, ma di fronteggiare un nemico comune conosciuto come COVID-19.
Marzo 2020, mese che la Nostra storia ricorderà per tutta la vita, il mese in cui siamo stati privati definitivamente della Nostra libertà.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere, infatti credo che quando superiamo i limiti portando allo stremo le forze l’unica cosa che può rafforzarci è fare un passo indietro riprendendoci la Nostra vera identità.
Abbiamo perso tutto, ma vi ricordate quando quel “tutto” lo consideravamo “NIENTE”?
Quella frenesia che ti portava a dare baci insapori, abbracci disinteressati e sguardi sfuggenti.
Ora tutto ciò che non abbiamo apprezzato con cuore onesto c’è stato negato e tutto ciò che rimane è il pensiero amaro che se avessimo saputo che da un giorno all’altro sarebbe andata così avremmo spento il telefono, corso tra i boschi, ci saremmo fatti cullare da una carezza e trasportare da un sogno, saremmo andati più spesso dai Nostri parenti.
Il mio nonno mi ha sempre rimproverato il fatto che la Nostra generazione non è capace di amare, di provare emozioni sincere, di accontentarsi di ciò che ha e soprattutto di non saper apprezzare la bellezza della vita e della natura. E’ sempre stato convinto che non abbiamo vissuto né guerra né fame ecco perché si vedono giovani ai bordi delle strade o che si sfidano in giochi pericolosi perché il loro unico modo di provare qualcosa è spingersi allo stremo.
Gli ho sempre dato ragione, ma mai come questa sera.
Questa sera è speciale perché io e la mia famiglia siamo fuori in giardino a fare il barbecue, tutti in conversazione… Perdo il mio sguardo nelle fiamme di uno degli elementi più primordiali che l’uomo conosca, il fuoco, che mi fa quasi entrare in uno stato di sonno-veglia, ma in realtà non sono mai stata così sveglia: non passa neanche una macchina e si sente soltanto il rumore del maestro Vento che muove le foglie.
Qualche tempo fa, ammesso che saremmo state a casa, io e la mia sorella avremmo sicuramente fatto le corse per prepararci ed uscire, lasciando quasi la cena a metà.
Mi viene da sorridere e penso a quanti momenti come questo mi sono persa.
Qui e ora penso davvero al mio nonno e alla vera essenza delle sue parole…
Sono tranquilla, mi sto godendo un momento che forse mai avrei apprezzato.
Vi lascio con un frase, l’unico modo che ho per esprimermi sinceramente:
“Quando l’uomo non comprende a pieno quale sia il suo scopo nel mondo, l’universo adotterà qualsiasi mezzo per riportarlo nella giusta via, anche nei modi più distruttivi che conosce”.
Un abbraccio, Noemi Cammarota
Allieva di “Operatore Olistico”.